Valentino Infuso
(Pffffffffffff...)
Piano Forte Forte
(testo e regia)
Trisonata per corpo femminile e pianoforte
(musiche originali della medesima)
durata: 2 ore
“Non credo che al teatro si possa chiedere altro.
Non credo che al teatro si debba chiedere meno.”
Ph Onoré Lovasz
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PFF (pronunciato onomatopeicamente con la f prolungata) è un soffio capace di far vibrare le viscere, un sospiro, una risata che trascina lontano, un rantolo, uno sfogo, un sorriso, un peto, un lamento, un sollievo; è racconto di donna, il racconto di un essere umano, è la storia di una vita o di tante vite.
PFF è una favola oscura, tenera, ironica, spietata, sanguigna. Una favola che prende vita in parole, musiche e movimento.
In scena una donna e un pianoforte ma, dall'invisibile, personaggi evocati e plasmati con note, parole, gesti e silenzi. Un'opera inedita, dove corpo, parola e musica, composta appositamente ed eseguita dal vivo dall’attrice e performer stessa, vanno a creare una tela fisica e narrativa dalle innumerevoli sfumature.
La musica del pianoforte è il filo teso di un racconto fatto di ombre evanescenti tra memorie e fantasie; è un sussurro sagace che accompagna; il corpo è il canto sottile che insinua un grido silente frammentato, è la voce vorace di un monito segreto.
PFF è una fiaba diversamente reale, è un sogno lucido reso vivo con sudore, con grazia e ancora sudore.
L’idea di questa favola nasce dalla profonda esigenza artistica di Valentina Cidda di raccontare la Vita attraverso una personale relazione con il pianoforte, una relazione viscerale con lo strumento difficile da spiegare...
La geniale scrittura e la regia non lineare di Valentino Infuso hanno dato forma e vita a questa idea, resa vera, universalmente ed emotivamente coinvolgente.
PFF è uno spettacolo teatrale, un assolo per corpo femminile e pianoforte, un concerto, una favola nera, un racconto alchemico, uno sberleffo di ironia e amara comicità.
Tre sonate, tre atti, come altrettante fasi dell'esistenza tese a una possibile trasformazione di stato, prove da superare verso un processo di guarigione.
Sonata Prima: le origini del male.
(La nascita, l'infanzia e i momenti salienti in cui si fissano quei germi, nel bene e nel male, che porteranno l'individuo ad essere quel che crede -o che gli hanno fatto credere- di essere.)
Sonata Seconda: l'ostinato inferno.
(Le situazioni, le persone, le dinamiche che l'individuo si crea, richiama a sé, ripete all'infinito, in un processo perpetuo di ritorno a ciò che causa sofferenza; come a dire che siamo noi la ragione prima di ciò che ci accade e dei “mostri” che ci tormentano, l'inferno, appunto, che ci si crea ostinatamente.)
Sonata Terza: trasmutazione e guarigione.
(l'inferno come prova per trasmutare, ossia cambiare il proprio stato essenziale, svilupparlo, trasformarlo al fine di espandere il proprio essere, una via da trascendere perché si apprenda la verità di quello che si è e a cui si è chiamati, e liberarsi infine dalla propria limitata condizione, verso una nuova prova, un nuovo sviluppo.)
CALENDARIO REPLICHE
1 OTTOBRE 2018
Rimini, Teatro degli Atti - Festival Voci dell’anima
• Premio del pubblico
• Premio Confine Corpo - da Elisa Barucchieri e ResExtensa dance company
• Premio speciale del direttore artistico
27 - 28 - 29 MARZO 2018
Roma, teatro lo spazio
(presentazione della versione completa)
24 NOVEMBRE 2017
Sorrento, sala consiliare
16 SETTEMBRE 2017
Lucignano (AR) | con il patrocinio del Comune di Lucignano
12-16 LUGLIO 2017
presente alla 30esima edizione del Festival Mercantia a Certaldo (FI)
23-25 GIUGNO 2017
presentazione dello "studio" al Jazzit Fest a Feltre(BL) presso il teatro de la Sena
Primo premio giuria sezione Corti Teatrali: “Abbiamo voluto premiare l'originalità. Il primo premio
a chi ha saputo coniugare con grande sensibilità artistica parole musiche e movimento.
GALLERY
(Foto: Luca Dal Zotto ; Onoré Lovasz; Sara Marcolin; Stefano Scheda; Manrico Tiberi )
Info e Distribuzione